Pianificazione finanziaria: il cash flow
Tesoreria: da consuntiva a preventiva
Negli ultimi tempi il ruolo della tesoreria in azienda ha subito un forte sviluppo, seguendo un percorso virtuoso che ha portato la stessa da tesoreria consuntiva, volta prevalentemente ad una gestione contabile degli aspetti bancari a tesoreria preventiva in grado di svolgere un ruolo strategico nella gestione della catena del valore finanziario.
Percorso virtuoso favorito anche dall’evoluzione dei sistemi informativi di tesoreria (TMS, Treasury Management System) che hanno permesso di supportare il processo di pianificazione finanziaria che rappresenta il principale obiettivo della tesoreria preventiva.
Strumenti di pianificazione: il cash flow
Il processo di pianificazione finanziaria utilizza diversi strumenti che rispondono ad esigenze strategiche (piano finanziario e budget finanziario) e ad esigenze operativo-gestionali di breve e di brevissimo termine (cash flow e preventivo di tesoreria).
Fra questi, il cash flow ha come obiettivo quello di fornire una visione dei flussi finanziari prospettici con sufficiente grado di dettaglio, attendibilità e precisione in modo da consentire il controllo preventivo della dinamica finanziaria aziendale.
Si è consolidata una tendenza volta a privilegiare l’analisi degli aspetti organizzativi collegati alla formazione del cash flow al fine di migliorare la qualità della previsione rispetto ad un’analisi meramente algebrica degli scostamenti tra i dati consuntivi e previsionali. In tale contesto la tesoreria ha assunto un ruolo propositivo ed il cash flow è diventato un importante strumento volto a supportare il manager finanziario permettendogli di dare indicazioni utili al fine di intervenire in modo attivo sulle dinamiche a monte e prevedere ed intervenire ad ottimizzare le ripercussioni sulla liquidità aziendale.
La pianificazione finanziaria a breve: il cash flow preventivo
La pianificazione finanziaria a breve ha per oggetto la gestione dei flussi finanziari su un arco temporale che va dall’immediato fino a 3-4 mesi.
Lo strumento principale a supporto della tesoreria in tale ambito è il cash flow preventivo. Quest’ultimo permette la conoscenza anticipata delle disponibilità e dei fabbisogni finanziari, rappresentando un valido supporto per l’ottimizzazione delle risorse finanziarie e per l’attività di investimento e/o finanziamento.
Nelle fasi di lavoro necessarie per la realizzazione di un cash flow previsionale, particolarmente importante è l’analisi delle fonti dati.
Analisi delle fonti dati
Le fonti dati rilevanti per la costruzione del cash flow preventivo sono le seguenti:
Fatture Clienti/Fornitori
Le informazioni più rilevanti ai fini della previsione finanziaria riguardano indubbiamente le fatture commerciali attive e passive. Si tratta di informazioni transazionali presenti all’interno del sistema ERP dell’azienda.
Portafoglio Clienti/Fornitori
Sono le posizioni relative agli effetti attivi (ad ex RIBA, assegni, cambiali ecc.), agli effetti passivi (ad ex RID passivi) ed alla generazione di pagamenti (ad ex disposizioni di bonifico). Si tratta di fatture che sono state inserite all’interno di procedure automatiche di emissione di effetti attivi/passivi a carico della tesoreria.
Previsioni Finanziarie
Sono tutte le informazioni previsionali/provvisorie disponibili nel TMS. Ad esempio, movimenti finanziari previsionali come liquidazione interessi, estinzioni finanziamenti, rimborso quota capitale e/o interessi di mutui.
Altre previsioni
Informazioni provenienti da diversi uffici che hanno impatto a livello finanziario (stipendi, contributi, tasse ecc.). Si tratta di informazioni che vengono inserite manualmente all’interno del TMS.
L’utilizzo di un tool dedicato alla pianificazione finanziaria e la disponibilità dei dati di previsione all’interno dello stesso TMS consente alla tesoreria di avere maggiore visibilità sulla mole dei dati previsionali ed in particolare di effettuare simulazioni di scenari ed ipotesi con impatto a livello finanziario.
I vantaggi dell’implementazione del cash flow
La realizzazione di un processo di pianificazione a breve termine è un processo che si colloca all’interno della gestione della tesoreria ed è strettamente correlato con gli altri processi della tesoreria stessa.
Da un lato fornisce infatti indicazioni utili per la manovra di liquidità, dall’altro si avvale del processo di analisi degli scostamenti per fornire indicazioni utili per perfezionare il processo di formazione delle previsioni.
Ma nel processo di pianificazione si determinano anche forti relazioni tra la tesoreria e sistemi/enti esterni all’area finanza o all’azienda stessa.
La tesoreria si trova quindi a valle di un processo di generazione di informazioni proveniente da molteplici fonti gestite da enti diversi. L’interrelazione tra tesoreria ed altri enti aziendali ha permesso alla tesoreria di partecipare a processi fortemente correlati con gli aspetti finanziari e di poter eventualmente intervenire a monte degli stessi modificandone l’impatto finanziario.
L’integrazione del tool di tesoreria con l’ERP
La realizzazione del cash flow è spesso il frutto di un lavoro congiunto tra la tesoreria e il controllo di gestione in primis ma anche con la contabilità fornitori, clienti e risorse umane. Realizzazione possibile grazie al lavoro congiunto di più funzioni, ma soprattutto alla forte integrazione tra il sistema ERP e il TMS.
L’integrazione con i gestionali aziendali permette di trasferire alla tesoreria le dimensioni rilevanti per le previsioni attive e passive, informazioni solitamente non disponibili all’ufficio tesoreria.